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VIOLENZA SULLE DONNE

Aggiornamento: 19 giu 2018

Io non sono proprietà di nessuno, nessuno può costringermi ad amare una persona che non rispetto, l'onore lo perde chi le fa certe cose non chi le subisce

Franca Viola


Il fenomeno della violenza sulle donne è un argomento molto importante, erroneamente considerato come lontano, come qualcosa che ormai non ci riguarda più.


Lo stupro le divide

Lo stupro è ormai riconosciuto e giudicato come crimine: ma molte donne che per questo si sono battute temono, oggi, di essere cadute in un'ennesima trappola maschile


"Ci sono voluti tre anni. C'è voluta l'ostinata fermezza di donne avvocato e altre. C'è voluta la presa di coscienza delle donne in genere: che non tacciono più, che da tutte le tribune e in tutti i tribunali hanno cominciato a rivendicare sé stesse e il loro corpo, a gridare che nessuna ha il diritto di appropriarsene con la violenza, impunemente. C'è voluta una grande, battagliera, rumorosa solidarietà femminile collettiva intorno a quante hanno il coraggio di accusare a faccia aperta il loro violentatore. Che appaiono ora, finalmente e agli occhi di tutti, per quello che sono e non più come maschi incontinenti dalla virilità traboccante e per questo <<giustificabili>>, mentre le donne che li accusano appaiono anche esse, e finalmente, per quello che sono: le vittime di una brutalità inaccettabile, e non più nelle vesti delle eterne colpevoli (...)."

NOI DONNE, 7 Maggio 1978

 


La storia di Franca Viola


Franca Viola era figlia di una coppia di coltivatori e con il loro consenso si fidanzò con Filippo Melodia. In quel periodo Melodia venne arrestato per furto e appartenenza a una banda mafiosa e ciò indusse il padre di Franca a rompere il fidanzamento; per queste ragioni la famiglia Viola fu soggetta a una serie di violente minacce e intimidazioni, ma ciò non cambiò la sua decisione. Il 26 dicembre 1965 Franca fu rapita dall'ex fidanzato. La ragazza fu violentata e quindi segregata per otto giorni in un casolare al di fuori del paese e poi in casa della sorella di Melodia. Il padre della ragazza fu contattato dai parenti di Filippo per l’incontro, volto a mettere le famiglie davanti al fatto compiuto e a far accettare ai genitori di Franca le nozze dei due giovani. Il padre e la madre di Franca in accordo con la polizia, finsero di accettare le nozze riparatrici, ma il giorno successivo la polizia intervenne all'alba facendo irruzione nell'abitazione, liberando Franca e arrestando Melodia.

Secondo la morale del tempo, una ragazza uscita da una simile vicenda avrebbe dovuto sposare il suo rapitore salvando il suo onore e quello familiare. In caso contrario sarebbe rimasta zitella.

All'epoca la legislazione italiana ammetteva la possibilità del reato di violenza carnale, qualora fosse stato seguito dal cosiddetto “matrimonio riparatore”. Il caso in Italia sollevò forti polemiche. Durante il processo, la difesa tentò invano di screditare la ragazza, un gesto che avrebbe avuto lo scopo di ottenere il consenso al matrimonio, mettere la propria famiglia di fronte al fatto compiuto e che il successivo rifiuto di Franca di sposare il rapinatore sarebbe stato frutto del disaccordo della famiglia per la scelta del marito. Filippo fu condannato a 11 anni di carcere. Uscì nel 1976 dal carcere e fu ucciso da ignoti. Franca Viola in Sicilia diventa simbolo di libertà e dignità per tutte quelle donne che dopo di lei avrebbero subito la medesima violenza."



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