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PILLOLA

Aggiornamento: 19 giu 2018

Conoscere i mezzi e i metodi per controllare le nascite non può essere un privilegio di donne appartenenti a ristretti gruppi sociali. È un diritto per tutte, un problema di civiltà.


Il '68 modificò la mentalità in quanto, in seguito alla rivolta studentesca e alla rivoluzione sessuale, la pillola diventò un simbolo di cambiamenti sociali nell'Europa Occidentale: per la prima volta sessualità e contraccezione furono discussi pubblicamente.



"E' l'ora dei consultori"

Progetti di legge per la creazione di consultori gratuiti e pubblici sono stati presentati al Senato e Camera


"In Italia, per ora, esistono solo consultori di carattere privato, più diffusi nel Nord Italia che nel Sud, più nelle grandi società che nei piccoli centri a disposizione delle donne o delle coppie che intendono “pianificare le nascite”. L’attività di alcuni ha avuto carattere pionieristico: i consultori infatti, hanno funzionato coraggiosamente quando imperversava il famigerato articolo di legge fascista che vietava qualsiasi propaganda contro la procreazione pena la condanna, hanno lavorato e lavorano tutt'oggi ponendosi al servizio della popolazione femminile e giovanile con lo spirito liberale e scevro da pregiudizi."


NOI DONNE, 8 Settembre 1974


 

"Anche Eva ha avuto la sua pillola"

Come i popoli nell'antichità esercitavano il controllo delle nascite




Corteccia di pino, arboscelli di sommacco, entrambi in parti uguali: si polverizza il tutto, si aggiunge del vino, con l’aiuto di un po’ di lana, si usa immediatamente prima del coito. Così consigliava Sorano, il più illustre ginecologo dell’antichità nel suo ricettario. Le indigene Kiwai si cingono strette le reni con una corda durante l’atto sessuale e si lavano accuratamente dopo l’atto.





Le donne della Guinea praticavano, dopo il rapporto, prolungati lavaggi di succo di limone che ha un reale valore spermicida. La nostra corsa attraverso le civiltà antiche potrebbe continuare, ma, più che di curiosità o di esempi, è di un’affermazione fondata che abbiamo bisogno. E le ricette dei primitivi, i riti magici, gli infusi da farmacologia, su su fino all'interruzione del rapporto o all'astinenza praticata in certi periodi ci dicono abbastanza chiaramente che la contraccezione è stata , per l’uomo, un problema di sempre e che da sempre egli ha tentato di risolvere.

Non importa rilevare le ragioni che spingevano i nostri progenitori a prevenire le nascite: interessa che in ogni clima, in ogni età, in ogni ambito religioso, coloro che ci hanno preceduti hanno tentato di regolare la natura.

Che i sistemi fossero per niente o poco efficaci non diminuisce l’importanza del tentativo, ma anzi la esalta. E non è giusto sorridere per il ricorso allo stregone o per la misura di unghie di Lince quando ancora oggi il prezzemolo e l’aborto procurato tengono il posto della scienza nella soluzione del più antico problema dell’umanità.


NOI DONNE, 29 Marzo 1969

Una pillola che non va giù

Lo sgomento dei cattolici per l'enciclica sul controllo delle nascite


"Paolo VI ha detto no: niente pillola, per i cattolici, niente controllo delle nascite, salvo quello così detto naturale, e cioè ottenuto con la castità, sia pure periodica. La presa di posizione del Pontefice è arrivata come una bomba suscitando comprensibili perplessità, drammatici dissensi, aperto stupore negli ambienti cattolici e, in generale, nella pubblica opinione, la quale si attendeva un pronunciato papale di diverso sapore, e cioè favorevole, sia pure cautamente, ad una soluzione moderna del problema."

Nonostante il verdetto del pontefice l'opinione pubblica rimane spaccata a metà.

"La prevenzione del concepimento può portare all'edonismo. Ma questa non è una ragione sufficiente per considerarla "intrinsecamente cattiva". Definendo un atto intrinsecamente cattivo si compie un giudizio che significa, praticamente, che non è possibile immaginare alcuna situazione in cui un atto potrebbe essere ritenuto buono, o anche semplicemente lecito. Il lancio di bombe atomiche su grandi città, per esempio, è un atto tanto terribile che non possiamo pensarvi senza rabbrividire e tuttavia la Chiesa non ebbe mai a definirlo " intrinsecamente cattivo"... nessuna arma di distruzione umana fu mai chiamata così dalla Chiesa... sorge allora la questione del perché la Chiesa esita a esprimere giudizi di valore universale quando si parla di conflitti tra uomini in guerra e in tutti i casi di sfruttamento, oppressione, ecc, ma parla invece in termini categorici sulla sessualità nella vita coniugale...

Per concludere l'attuale posizione della Chiesa Cattolica in tema di controllo delle nascite non implica la sua infallibilità."

NOI DONNE, 10 Agosto 1968



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